Uno scozzese a Roma
Gavin Hamilton, Autoritratto
Roma è stata da sempre una tappa obbligata per la formazione di giovani artisti, tra cui Gavin Hamilton. Nato in Scozia dauna nobile famiglia, si recò a Roma nel 1768 dove studiò nella bottega di Agostino Masucci. Dopo aver lasciato la Capitale vi si stabilirà definitivamente nel 1756. Legato all’ambiente neoclassico, conosceva sia Winckelmann che Antonio Canova. A quest’ultimo regalò in segno di amicizia un autoritratto.
Prediligeva la pittura di carattere storico e mitologico, combinando con eleganza elementi classici e spunti barocchi. Tra le sue opere più conosciute un ciclo di sei tele con soggetti tratti dall’Illiade. Dipinse anche la pala d’altare della chiesa nazionale scozzese a Roma, Sant’Andrea degli Scozzesi, il Martirio di sant’Andrea. Non solo fu un pittore, ma anche collezionista e archeologo, infatti si occupò degli scavi di Villa Adriana a Tivoli, ma anche di Ostia.
Morì nella Capitale il 4 gennaio del 1798.
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